Commento Setting, soggetto e lore da Rigel e Hvit.
Il setting per la storia di quest’anno diversamente dall’anno scorso, in cui ci trovavamo in un mondo ancestrale alla indiani d’America, è ambientato nell’immediato futuro / presente, un po’ come i futuri utopici/distopici di Black Mirror in cui le persone, la società, la tecnologia, le relazioni personali sono tutti più o meno come nel presente salvo un dettaglio, un evento o un tipo di tecnologia. Nel nostro caso il mondo è esattamente come il nostro (ovviamente con personaggi antropomorfi di varie razze al posto degli umani) e la differenza consiste nel fatto che una multinazionale sanitaria/farmaceutica ha sviluppato un insieme di tecnologie, procedure e farmaci capaci di rimodellare le sembianze delle persone (antropomorfe).
Immagina un tipo di chirurgia estetica in grado di intervenire pesantemente su tutto il tuo aspetto con protesi sintetiche e biologiche funzionanti. Anche protesi robotiche, certo. Ovviamente la cosa può avere anche finalità mediche/curative, però diciamo che al 95% è usato da coloro che desiderano il loro corpo come lo immaginano, in stile “Repo: The Genetic Opera”. Inizialmente volevamo ispirarci a una cosa di quel tipo, poi ne abbiamo ammorbidito un po’ i contorni.
Tanto per dare una idea comunque… sì, avevamo immaginato che gran parte degli interventi fossero puramente a favore del semplice potenziamento. L’idea alla quale abbiamo voluto rifarci era quella di creare un mondo con gente addicted dagli interventi estetici che andassero a genio a coloro che “se la credono” e che vogliono, per esempio, avere un braccio robotico con aggiunta anche di armi da fuoco. Ovviamente anche molti interventi estetici per furryni vanitosi che, magari, vogliono avere caratteri somatici impossibili per la propria specie/razza oppure, e qui la faccenda si fa complessa, furry che non si sentono interiormente appartenere alla propria specie. Qui il collegamento con la disforia di genere è inevitabile. È una tematica “real”, che ci sta molto a cuore e che vorremmo trattare con più riguardo possibile, perché il discorso è questo: tu, personaggio antropomorfo che abiti questo mondo, sei nato lupo ma ti senti di essere un leprotto. È chiaro che con il programma REIMAGO della Neosurgery potresti, con il giusto prezzo, fare abbastanza interventi da renderlo possibile. Perché dovrebbe essere sbagliato farlo, essendocene la possibilità?
Così come è giusto che vi sia comprensione verso chi intraprende un percorso di transizione di sesso è giusto capire che, nel nostro mondo immaginario, c’è chi vuole cambiare razza. A tutto questo si aggiunge il fatto che certi personaggi di questo mondo devono la propria vita al programma REIMAGO perché, ad esempio, non potrebbero camminare o respirare senza questi interventi. Rimane quindi una percentuale di soggetti che ha dovuto per forza operarsi con interventi di quel tipo per poter vivere.
Quindi, riassumendo, la situazione è complicata e le motivazioni dei tanti “upgradati” che hanno fatto ricorso a REIMAGO sono svariate: c’è chi la prende alla leggera (vedi chi si fa un tatuaggio: non bisogna essere per forza dei fanatici e tatuarsi tutto il corpo se ce ne si fa uno), chi è supervanesio, chi è stato guarito, chi la vede come possibilità per esprimersi al pieno delle proprie potenzialità e chi la sogna.
MA è vero che (perché non tutto può essere rosa e fiori) la Neosurgery ltd ha MOLTI scheletri nell’armadio e cela oscuri segreti dietro al proprio successo e alla propria immagine: dettagli oscuri… anche macabri e perversi.
A livello generale rimangono presenti le città, dove si trova la tecnologia e i social network, c’è la Neosurgery ltd e il suo programma REIMAGO. Poi ci sono alcuni furry clienti/pazienti del programma REIMAGO, quelli particolarmente snob fra questi si fanno chiamare “upgradati” (quindi insomma, quelli che CE CREDONO di più, che fanno comunella tra loro, complice magari la popolarità. Una lobby diciamo). Ora, abbiamo detto che questo mondo anthro è simile al nostro. Così come nel nostro mondo ci sono etnie o gruppi di persone che hanno sostanzialmente rifiutato la civiltà per come è stata posta loro: popoli indigeni di aree remote del mondo, gitani, nativi, ecc…
In quel mondo anthro vi sono ugualmente delle tribù isolate o confinate a delle riserve, in buona parte ignorate dalle genti civilizzate delle grandi città, in cui vivono antropomorfi molto meno avvezzi alla civiltà e molto più vicini alle origini animali che li rendono, a livello somatico, molto diversi dai furry “di città”. Più bestiali, quasi were (licantropi). Questi bestioni perlopiù se ne stanno buoni per conto loro e non escono dalle riserve; alcuni escono da esse molto spesso perché vengono esiliati o semplicemente perché loro invece vorrebbero avvicinarsi alla civiltà, alla vita cittadina. Tra tutte le genti selvatiche radicate, invece, nel territorio e orgogliose della propria appartenenza vi sono gruppi molto vicini allo sciamanesimo. Tra questi vi sono persino sciamani in grado di comunicare con gli spiriti e ottenere da loro benefici… ma diciamo che la cosa è piuttosto tenuta nascosta ai più ed ovviamente è ASSOLUTAMENTE TABÙ svelare misteri, riti o liturgie agli esterni (i popoli della città).
Non volevamo sviluppare propriamente il tema della magia, non a Furizon almeno, perché a Silver urtava un po’ questa piega… e diciamo che la magia, se ci dovesse essere, non è esplosiva e scenografica come in Harry Potter ma più un qualcosa di dimesso e ai limiti del credibile esempio: se per assurdo un furry di città vedesse uno sciamano fare un rito probabilmente penserebbe “questo qui è suonato” oppure “mò è arrivato il prestigiatore”.